New Developments in Cosmology
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Chapter 0 Abstract (English)
The evolution of the Universe is well described by the Standard Model of Cosmology, parameterized through the so-called CDM ( + Cold Dark Matter) model, based on the theory of General Relativity. The CDM model has been widely studied in the past, and the fundamental parameters that describe it have been constrained using several different experimental measurements. In the last years, the accurate observations of the Cosmic Microwave Background (CMB) anisotropies allowed to improve considerably the constraining power of the cosmological analyses, opening the way to precision cosmology. Cosmology can help in studying constraints on the content of the Universe at all times, and precision measurements of the cosmological observables can improve even our knowledge on particle physics. For example, constraints on the absolute neutrino mass scale or on the presence of additional neutrinos beyond the three standard ones can be derived using cosmological data.
The last results released by the Planck collaboration are in strong agreement with the CDM model and there is no strong evidence that the CDM model may be incomplete. Despite the overall robustness, however, some small inconsistencies appear. For example, the local determinations of the Hubble parameter and of the matter fluctuations at small scales are in tension with the estimates obtained from the analyses of CMB data in the context of the CDM model. We show that the presence of a light sterile neutrino or a thermal axion may reduce these tensions, suppressing the matter fluctuations at small scales and increasing the Hubble parameter. These two light particles are motivated by the phenomenology of short-baseline neutrino oscillations and by the strong CP problem in Quantum ChromoDynamics, respectively. We present also the most recent constraints on the sterile neutrino and on the thermal axion properties.
Another indication that not all the predictions of the standard cosmological model are complete is related to the possible presence of features in the Primordial Power Spectrum (PPS) of curvature perturbations. The initial fluctuations were generated during the early inflationary phase of the Universe evolution and they are the initial conditions for the subsequent evolution. As a consequence, features in the PPS can be reconstructed observing the WMAP and Planck spectra of CMB temperature anisotropies at large scales. The assumptions on the PPS shape, however, are crucial for all the cosmological analyses. If inflation is realized in a non-standard scenario, the PPS may have a non-standard shape and if it does not have the standard power-law shape, the cosmological constraints can be (strongly) biased. We study how the constraints on the properties of massless and massive neutrinos and of thermal axions change when a free PPS shape is considered instead of the usual power-law one. In addition, we study also how the constraints on primordial non-Gaussianities change in the context of a scenario involving “inflationary freedom”.
We also show that a possible solution to the small and tensions may come from an additional non-gravitational interaction between dark matter and dark energy, if dark energy decays into dark matter. This is not forbidden by any current observation, and this possibility opens a new window to study the dark sector of our Universe.
Chapter 1 Abstract (Italiano)
L’evoluzione dell’Universo è ben descritta dal modello cosmologico standard, parametrizzato attraverso il cosiddetto modello CDM ( + Cold Dark Matter - materia oscura fredda) e basato sulla teoria della Relatività Generale. Il modello CDM è stato ampiamente studiato in passato, e i parametri che lo descrivono sono strettamente vincolati dalle numerose osservazioni sperimentali. Negli ultimi anni le accurate misure della radiazione cosmica di fondo (CMB, da Cosmic Microwave Background) hanno incrementato notevolmente la precisione delle determinazioni nelle analisi, aprendo la strada alla cosmologia di precisione. Oggi i dati cosmologici ci permettono di studiare il contenuto dell’Universo a tutte le epoche e le misure di precisione delle osservabili cosmologiche permettono di migliorare anche la nostra conoscenza della fisica delle particelle. Per esempio, dai dati cosmologici si possono ottenere vincoli sulla scala di massa dei neutrini e sulla eventuale presenza di neutrini aggiuntivi in aggiunta ai tre neutrini standard.
Gli ultimi risultati pubblicati da parte della collaborazione Planck sono in notevole accordo con le predizioni del modello CDM e non compare nessuna evidenza significativa che il modello CDM possa essere incompleto. Al di là della robustezza generale, comunque, ci sono alcune piccole discrepanze. Per esempio, le misure locali del parametro di Hubble e delle fluttuazioni di materia a piccola scala sono in tensione con le stime ottenute dalle analisi dei dati della CMB nel contesto del modello CDM. Mostreremo che la presenza di un neutrino sterile leggero o di un assione termico può ridurre tali tensioni, sopprimendo le fluttuazioni di materia a piccola scala e incrementando il parametro di Hubble. Queste due particelle leggere emergono rispettivamente come soluzione alle anomalie nei dati delle oscillazioni dei neutrini a corto raggio o al problema della CP forte nella cromodinamica quantistica. Presenteremo quindi i vincoli più recenti sulle proprietà di tali particelle.
Un’altra indicazione che non tutte le predizioni del modello cosmologico standard sono complete è collegata alla forma dello spettro di potenza iniziale (PPS, da Primordial Power Spectrum) delle fluttuazioni di curvatura. Queste condizioni iniziali sono state generate durante il periodo di inflazione all’inizio dell’Universo e ne determinano l’evoluzione successiva. Le assunzioni sulla forma del PPS sono cruciali per tutte le analisi cosmologiche. Le osservazioni delle anisotropie di temperatura della CMB osservate dagli esperimenti WMAP e Planck suggeriscono la presenza di una forma anomala del PPS. Se l’inflazione non può essere descritta nella maniera più semplice e il corrispondente PPS può deviare dalla legge di potenza standard, i risultati delle analisi cosmologiche possono esserne influenzati. Studieremo come i vincoli sulle proprietà dei neutrini (massivi o privi di massa) e sugli assioni termici sono influenzate dalla libertà nella forma del PPS, se questo può differire dalla normale legge di potenza. In aggiunta valuteremo anche come i vincoli sulle non-Gaussianità primordiali possono cambiare nel contesto di questa “libertà inflazionaria”.
Una diversa possibilità per risolvere le tensioni riguardanti e è collegata alla possibile esistenza di una nuova interazione, di tipo non-gravitazionale, fra materia oscura ed energia oscura, in particolare se coinvolge energia oscura che decade in materia oscura. Questa interazione non è proibita da nessuna osservazione corrente e rappresenta una possibiltà di aprire una nuova finestra sullo studio delle componenti oscure del nostro Universo.